Mostra documentaria su Segantini, con un approfondimento su Giovanni Giacometti
Esposizione documentaria su vita e opera di Giovanni Segantini in Bregaglia e in Engadina
Il 28 giugno 2003 era stata presentata nel modello del padiglione per Parigi del 1900 a Maloja la mostra "Giovanni Segantini", una documentazione della vita, dell'opera e della morte dell'artista di origini trentine in Bregaglia e in Engadina. La mostra documentaria dell'Associazione Atelier Segantini realizzata da Beat Stutzer, Ramun Spescha e Silvio Schmed (fotografie, brevi testi in tre lingue e documenti) presentava in un totale di otto capitoli non solo la vita, l'opera e la morte di Giovanni Segantini in Bregaglia e in Engadina, ma si concentrava anche sul progetto panoramico per Parigi. Ulteriori sezioni erano dedicate al Museo Segantini di St. Moritz e all'esplorazione dell'opera e del pensiero di Segantini da parte di Joseph Beuys, creando in questo modo anche un legame con il presente. Voleva essere un'installazione permanente presso l'Atelier Segantini a Maloja,
Alla fine del 2005 però, su desiderio dei proprietari dell'Atelier Segantini, si dovette chiedere la mostra, nonostante il grande interesse da parte dei visitatori. Fu poi esposta nella Torre Belvedere a Maloja e a Milano, ma finì presto in un deposito.
L'Associazione arco maloja, subentrata al posto dell'Associazione Atelier Segantini, nel 2021 la donò alla Fondazione Centro Giacometti con l'obiettivo di mostrarla il più presto possibile. Giovanni Segantini e Giovanni Giacometti infatti ebbero delle relazioni tra il 1894 e il 1899: Segantini influenzò in modo determinante la prima formazione artistica di Giovanni Giacometti, e Giacometti ritrasse Segantini sul letto di morte nella Chiesa Bianca di Maloja. Inoltre, il villaggio dei Giacometti si trova geograficamente tra i due ultimi luoghi domiciliari di Segantini, Maloja e Soglio.
A 21 anni dalla sua realizzazione, il Centro Giacometti quest’anno presenta la mostra su Segantini a Stampa. Marco Giacometti e Virginia Marano l'hanno completata con un capitolo che parla delle relazioni tra Giovanni Segantini e Giovanni Giacometti. Nella mostra di Stutzer/Spescha/Schmed infatti, Giovanni Giacometti non viene nemmeno citato. Il Centro Giacometti aveva già parlato di Segantini in un filmato per Giacometti Art Walk che vedeva Renato Giovanoli detto "Pila" nei panni del Segantini.
Il Centro Giacometti si rallegra di inaugurare questa mostra su Segantini e Giovanni Giacometti in uno spazio che in passato era un centro d'incontro per la gente di Stampa: il poligono di tiro al margine sud del paesino. Ci auguriamo che l'idea piaccia sia agli abitanti della Bregaglia che ai visitatori da fuori valle.
Organizzazione:
Centro Giacometti, Stampa
Luogo:
Vecchio poligono di tiro, Gassa Alberto Giacometti 14, CH-7605 Stampa
Periodo:
Dal 29 giugno al 27 settembre 2024
orari:
Ogni giorno dalle ore 10:30 alle ore 18:00, salvo il lunedì
Prezzo:
5 CHF / 5 EUR p.p., per gruppi su richiesta / Giovani < 16 anni e Amici del Centro Giacometti: entrata libera
con il sostegno di :
ex Associazione arco maloja
La nuova finestra con vista verso ovest sulle Alpi Lepontine ("Voglio vedere le mie montagne") è stata offerta da due amici di Maloja
-
Ulrika Sparre
Ear on the ground
05.07 - 19.10.2025 -
Mariangelo Cazzaniga
Tracce oltre la memoria
28.06 - 19.10.2025 -
Alberto Giacometti
Crisi 1937-1947
28.06 - 19.10.2025Per Alberto Giacometti ebbe inizio alla fine del 1937 a Parigi una crisi creativa durata circa dieci anni, che accompagnò tutto il suo soggiorno in Svizzera durante la guerra, dal 1942 al 1945. In questi anni nacquero busti e figure estremamente ridotti – opere fragili che sembrano pensieri condensati sulla caducità. La mostra documentaria presso il Centro Giacometti indaga l'origine delle minuscole sculture di Giacometti. Ciò che economicamente appariva come un decennio perduto si rivelò, dal punto di vista artistico, il fondamento di uno dei gruppi di opere più significativi della modernità.
Nella prima parte della mostra vengono affiancati gli eventi biografici e la produzione artistica di Giacometti nel periodo in questione. Nella seconda parte, il lavoro di Giacometti viene interpretato in chiave psicoanalitica. Considerando la corrispondenza recentemente resa disponibile, questo studio giunge a nuove intuizioni e ipotesi, e in parte a interpretazioni differenti da quelle attualmente accettate.