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La Bregaglia e Stampa

La particolarità dell’ambiente montuoso della Bregaglia sono le sue scoscese vette grigio scure a meridione, di cui Rudolf Staub scrisse: «Quale possente massa intrusiva, il granito del gruppo Forno-Albigna-Bondasca si erge a formare una catena montuosa rocciosa di un'audacia senza pari, le cui guglie e pareti, torri e punte, lastre e gole non hanno eguali per la loro sfrenata selvatichezza in tutte le Alpi». Furono proprio queste vette e la grandiosa natura della Bregaglia a costituire la base degli esordi pittorici degli artisti della famiglia Giacometti.

Il bosco e le radure

L'orientamento est-ovest della valle Bregaglia e i ripidi pendii montuosi nei pressi di Stampa determinano un periodo invernale di tre mesi senza irradiazione solare sul fondovalle e una spiccata diversità arborea: mentre qui, sul soleggiato versante esposto a meridione, la foresta di latifoglie cresce fino a 1500 metri sul mare, la foresta di conifere sull'ombroso versante opposto arriva fino al fondovalle. Boschi e prati si combinano per formare un disegno di radure a tratti scuri. Nel corso dell'anno, la foresta esegue un concerto di colori che si riflette nei dipinti di Giovanni e Augusto Giacometti.

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Fotografia di Gianpiero Mazzoni

Un villaggio in un posto fuori luogo

Il villaggio di Stampa è un insediamento recente al margine occidentale di un grande conoide di deiezione ai piedi del Piz Grand e vicino al fiume Maira. Solo alla fine del Qattrocento, membri della famiglia Stampa provenienti dal villaggio a monte, Vicosoprano, alla ricerca di nuovi spazi abitativi, costruirono una prima casa verso ovest, ai margini di un cono detritico tra Borgonovo e Coltura. Alla località diedero il proprio nome. Ma il luogo scelto era molto esposto per le condizioni ambientali: durante il semestre estivo, le inondazioni della Maira e gli smottamenti dal versante nord del Piz Grand causavano regolarmente danni. Fiumane d’acqua con terra e pietre si riversavano in canali, attraverso il bosco e i prati, aprendosi una via verso valle.
Abitazioni e gruppi di stalle vennero perciò costruiti relativamente al sicuro tra i vari fossati di deflusso. A poco a poco sorsero parecchi piccoli quartieri lungo la strada. Fino al 1840 ci fu un unico angusto sentiero somiero, prima che si costruisse la prima ampia strada carrozzabile attraverso il villaggio. Di grande importanza per la vita del paese furono le fontane, che fornivano acqua potabile a persone e animali e per lavare.

 

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Fotografia di Laura Ceretti

Le famiglie di Stampa

Persone delle famiglie Fasciati, Santi, Silvestri e Salis seguirono gli Stampa nel villaggio di nuova fondazione e furono per oltre 300 anni le cinque famiglie dominanti. I primi Giacometti giusero a Stampa solo nel 1849. Gli abitanti di Stampa vivevano un tempo dell’attività agro-forestale, allevavano bovini, capre e pecore e facevano la spola a ritmi stagionali tra Stampa e le rive del Lago di Sils presso Maloja. Altri cercavano di guadagnarsi da vivere con il trasporto di merci in valle o come mercanti e notai. Nel complesso un’esistenza disagevole. Emigrare era spesso una via d’uscita.

 

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Bregaglia Künstlerdynastie